Appuntamento dedicato alla fotografia d’arte quello con Aurelio Amendola, protagonista della nuova mostra al Museo Casa Rusca di Locarno, che accoglierà il pubblico fino al 19 settembre 2021.

L’esposizione vuole rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita alla rappresentazione del mondo dell’arte. Attraverso una selezione di 79 fotografie, il visitatore avrà l’occasione di apprezzare una tra le più interessanti e significative testimonianze fotografiche mai realizzate sui lavori dei maggiori talenti artistici italiani e internazionali, immortalati con un click della sua inseparabile Hasselblad, sempre rigorosamente in analogico.

Aurelio Amendola (Pistoia, 1938) nel corso della sua lunga carriera ha ritratto i più importanti esponenti delle avanguardie del Novecento tra cui De Chirico, Lichtenstein e Warhol. Una passione, quella per l’arte del XX secolo, che acquista anche un valore umano per le frequentazioni personali del fotografo con alcuni artisti. Rapporti di amicizia che hanno dato vita a importanti lavori monografici dedicati a scultori e pittori moderni tra cui Marini, Burri, Manzù e Kounelis.

Uno degli aspetti più originali della capacità fotografica di Amendola riguarda il suo lavoro sulla scultura, in particolare la sua interpretazione di Michelangelo Buonarroti. Il pubblico potrà ammirare, ad esempio, gli scatti esclusivi delle tre Pietà di Michelangelo: la Rondanini custodita al Castello Sforzesco a Milano, la Pietà di Santa Maria del Fiore a Firenze e la celebre Pietà vaticana conservata nella Basilica di San Pietro. Anche per questo il percorso espositivo delle ultime due sale del Museo risulta particolarmente affascinante: un’autentica esperienza emozionale che consente al visitatore di penetrare con lo sguardo e con la mente l’opera michelangiolesca e assaporare fino in fondo le principali sculture del grande maestro del Rinascimento.

cp